Commemorazione Vallortigara

Cerimonia a Vallortigara Valli del Pasubio tanti partecipanti forse di più dei altri anni .

ANTEFATTO STORICO

Il 17 giugno 1944 reparti appiedati della Luftwaffe e alcune compagnie del 263° Battaglione orientale formato da ucraini, rastrellarono la val Leogra perlustrandone accuratamente la sinistra orografica. Ancora prima dell’alba giunsero in contrada Vallortigara dove sorpresero una pattuglia partigiana (10 uomini, brigata garibaldina “Garemi”) guidata da Bruno Brandellero che aveva passato la notte in una tezza. Nello scontro a fuoco che immediatamente ne scaturì e che bruciò parte della contrada (a causa delle bombe incendiarie tedesche, mentre il restante venne bruciato dai rastrellanti dopo lo scontro a fuoco) rimasero uccisi tre soldati ucraini, due partigiani (Piazza e Zambon), altri due partigiani rimasero feriti ma riuscirono a scappare insieme ad altri cinque compagni. Bruno Brandellero, rimasto isolato e con il mitra inceppato, si consegnò ai tedeschi onde evitare che 17 civili della contrada, radunati all’aperto sotto il tiro di una mitragliatrice, venissero ammazzati. Per convincere i tedeschi ad accontentarsi di lui, si definì comandante, accrescendo cioè il suo peso all’interno del movimento resistenziale. Picchiato e legato, venne trasportato a Marano Vicentino nella prigione del 263° Battaglione orientale, venne torturato e infine ucciso dopo 9 giorni di detenzione. Nella zona di S. Caterina di Tretto il 17 giugno 1944 vennero catturati due partigiani mantovani, Ghisi e Vigoni. Erano disarmati. Il primo, legato e picchiato, venne colpito su entrambi i piedi da colpi di arma da fuoco e poi trascinato da un carretto ippotrainato per 11 chilometri; infine ucciso con una raffica di mitra sulla strada Vallortigara-S. Sebastiano. Il secondo, picchiato e portato via dalle truppe tedesche, scomparve nel nulla.

FONTE:
http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Val%20Leogra%20Valli%20del%20Pasubio%2017-6-1944.pdf

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