Egidio e Secondo, Fanti della 9ª Divisione Pasubio
Una storia commovente, raccontata su Il Giornale di Vicenza di domenica 21 gennaio 2007.
Una storia per ricordare con i fanti Egidio e Secondo tutti i nostri soldati che hanno vissuto l’odissea della campagna militare italiana in Russia.
Egidio Lotto e Secondo Cera, coscritti vicentini classe 1918 a ventuno anni dopo
il servizio militare a Verona furono assegnati alla 9ª Divisione di fanteria Pasubio, 2°compagnia del 9° battaglione mortai da 81.
Con l’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale si imbarcarono a Brindisi per combattere sul fronte jugoslavo.
Il 16 luglio del 1941 partono da Verona per il fronte russo con la Divisione di fanteria Pasubio inquadrata nel Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR).
Il viaggio in tradotta passando per l’Austria, l’Ungheria e la Romania, entrano in Ucraina su camion militari.
Assieme hanno partecipato ai primi scontri con i russi per arrivare alla battaglia di Natale del 1941 che costò molte perdite alla “Pasubio”.
Il fronte rimase stabile fino al mese di luglio del 1942, una nuova offensiva con gli alleati tedeschi portò la divisione sul fiume Don.
I’11 dicembre 1942 i russi sferrano la seconda grande offensiva sul Don, per la 9ª Divisione fanteria Pasubio è l’inizio della tragica ritirata.
Egidio rimase ferito alla gamba destra il 16 dicembre, nei pressi di un villaggio chiamato Monastikira, lo trasportarono a Voroscilovgrad dove fu operato e poi
rimpatriato, arrivò in Italia nel gennaio del 1943.
Secondo, con altri soldati riuscì con fatica a uscire dall’accerchiamento dei russi, colpito da congelamento ai piedi fu portato prima all’ospedale di Voroscilovgrad e poi a Leopoli dove fu curato.
Con un treno ospedaliero ritornò in Italia, arrivò a Chiavari il 5 febbraio del 1943.
Non si erano più incontrati, si sono ritrovati dopo 64 anni ospiti in una casa di riposo alcuni giorni prima di Natale, hanno parlato e ricordato.
Nella notte del 31 dicembre 2006 morì Secondo, al mattino del primo gennaio 2007 morì anche Egidio.
Un ultimo viaggio, sempre amici e commilitoni.
Trentin Felice
Breve storia della 9ª Divisione fanteria Pasubio
La 9ª Divisione fanteria Pasubio era una grande unità militare del Regio Esercito.
Il suo organico comprendeva 10404 uomini, equipaggiati con 60 cannoni,
153 mortai e 286 mitragliatrici.
Per i trasporti erano disponibili 461 veicoli a motore, 36 trattori d’artiglieria,
159 motocicli e 127 biciclette.
Nel mese di luglio del 1941 la Divisione parte per la Russia aggregata al CSIR “Corpo di spedizione italiano in Russia”, arriva in Ucraina il 6 agosto.
La “Pasubio” entra in contatto con il nemico l’11 agosto e inizia la Battaglia dei due fiumi, ovvero la grande manovra effettuata dall’esercito tedesco per intrappolare le forze sovietiche tra i fiumi Dnestr e Bug.
Nel mese di ottobre 1941 prende parte alla conquista del bacino del Donetz conquistando, dopo un accanito combattimento la città mineraria di Gorlovka.
Per buona parte del 1942 la “Pasubio” è coinvolta in battaglie difensive. Le forze sovietiche con l’operazione Piccolo Saturno sono all’offensiva dal 16 dicembre del 1942 sul fronte meridionale del Don.
La “Pasubio” con la 52ª Divisione fanteria “Torino” e la 2ª Divisione fanteria
“Sforzesca”, inizia il ripiegamento inizialmente mantenendo la linea del fronte.
La decisiva offensiva invernale sovietica “Ostrogožsk-Rossoš’”, sferrata il 12 gennaio del 1943, sfonda le precarie linee difensive dell’Asse e porta al crollo del fronte sul fiume Don.
La “Pasubio”, ridotta a 2000 uomini dei 10000 partiti per la Russia, riesce a sfuggire all’accerchiamento e il 17 gennaio 1943 raggiunge le retrovie a Belovodsk.
Da Forschfadt la divisione viene avviata via ferrovia verso l’Italia dove arriva nel mese di aprile.
Trentin Felice