Pietro Badoglio
Pietro Badoglio nacque a Grazzano Monferrato nel 1871,morì a Grazzano Badoglio(stesso paese) nel 1956. Fu militare e politico italiano. Con questo piccolo articolo ho interesse a farvi conoscere il suo ruolo nella prima guerra mondiale. All’entrata in guerra del Regno d’Italia egli era tenente colonnello, venne assegnato allo Stato maggiore della 2° armata e a comando della quarta divisione che erano stanziate nel settore del monte Sabotino, un monte allora privo di vegetazione e incredibilmente fortificato dal nemico, anche con svariate gallerie; venne per questo detto imprendibile.
Badoglio riuscì fortunatamente a convincere lo Stato maggiore che l’assalto frontale non era la soluzione, allora decise che per espugnarlo si sarebbe dovuto scavare gallerie nella roccia a livelli inferiori a quelle austro-ungariche. Fu un successo. Prima del successo sul Sabotino Badoglio viene promosso colonnello, dopo la vittoria fu promosso maggior generale per merito di guerra e tre mesi dopo prese il comando della Brigata Cuneo. Successivamente, nel 1917, venne incaricato al comando del II° Corpo d’armata con la quale conquistò il Monte Vodice e il Monte Kuk, anch’essi definiti imprendibili, divenne dunque tenente generale sotto proposta di Luigi Capello. I suoi considerevoli successi, però, non potevano durare in eterno e ora si arriva a parlare della rotta di Caporetto e delle sue colpe. Per comprendere al meglio le sue colpe è opportuno avere un quadro generale della situazione: ci troviamo sul fronte dell’Isonzo, a sud è disposta la III°armata, a nord è disposta la II° armata. Nella notte del 24 ottobre 1917 alle 2.00 cominciano i tiri a gas del nemico che cambiano poi in granate fino alle 5.30 circa, alle 6.00 cominciò un tiro di distruzione per preparare i fanti all’attacco. In linea generale, stando ai rapporti del comando d’artiglieria del XXVII Corpo d’armata, i bombardamenti non hanno causato danni importanti, tranne a Plezzo. Alle 8.00 il nemico lanciò l’assalto a Plezzo , sul fianco sinistro della II°Armata, parte di fronte presidiata dal Corpo d’Armata del generale piemontese.
Veniamo dunque alle colpe di Badoglio: debole, inefficace e poco rapida risposta delle sue artiglierie contro le truppe nemiche durante lo sfondamento, disposizione troppo offensiva della II° armata,particolarmente del suo Corpo d’Armata garantendo un fianco debole. In seguito alla disfatta venne rimosso Cadorna dal suo incarico e si aprì una commissione d’inchiesta dove tutti i generali messi sotto accusa vennero giudicati colpevoli, tranne Badoglio, sembra addirittura che siano state fatte sparire ben 13 pagine sul suo operato, tant’è che col rinnovato Stato Maggiore comandato da Diaz egli fu sotto-capo di Stato Maggiore.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Badoglio#La_prima_guerra_mondiale
Da quello che lessi a suo tempo , Badoglioi avrebbe dovuto trovarsi, per ordine del gem. Capello, nel posto di comando avanzato. Lui invece ando’ a Udine, dando ordine al col. Cannonniere che disponeva du 2000 bocche da fuoco, di sparare solo dietro suo ordine personale (di Badogliio). Non ricevendo quell’ordine il col, non sparo’ e ciuo’ spiega la debolezza del fuoico italiano. Se cio’ e’ vero la responsabilita’ di Badoglio e’ evidente. In quello scritto si sostiene che pago’ il su9 superiore Cpaello, perche’ questi aveva un gradio unferiiore a Badoglio nella Massoneria. Non mi sorprendererbbe che sia vero perche’ Badoglio ed il Re vittorio Emanuele, dimostrarono la lo ìro pochezza e unfingardaggine con la fuga dell’8 Settembre lasciandio i sottoposti ed i sudditi senza chiare indicazioni sul da farsi. IL che comporto’, tra le altre la strage di Cefalonia. Ho sempre attribuito a Badoglio il merito della presa del Sabotino che gli comporto la nomina a Marchese del Sabotino, ma ho letto recentemente che l’idea delle modalita’ d’attacco vincenti furono dei generali Montuori e Caviglia., che Badoglio fece sue. Se cosi’ fosse, ne sarei dispiaciuto. Pero’ per i suoi comportamenti dopo l'( settembre potrebbe essere verosimile e lo dico con dispiacere. Cimunque onore ai soldati che conquistarono il Sabotino. Enzo Marussi